Ormai a casa è una consuetudine. Non importa cosa ci sia dentro, ma una fonduta cinese o meno a settimana c’è sempre.
La base è un piccolo fornello a gas, alimentato con delle bombolette (simili a una bomboletta spray). Lo trovate on line, lo trovate nei negozi di sport reparto campeggio, oppure nei negozi orientali. Acquistatene uno, costa poco più di 20 € e assieme acquistate anche 3 bombolette di gas, per avere la scorta.
Già che ci siete, se potete acquistate anche un wok a due manici, possibilmente di ferro, piccolo, diametro 30 cm (in alternativa potrete usare una casseruola a bordi bassi).
A questo punto il gioco è fatto.
Potete partire con del brodo, ma potete partire anche con dell’acqua. Io di solito metto del cavolo (verza, cavolo cinese, cavolo cappuccio). Se li ho dei funghi freschi (champignon, in questa stagione orecchioni), del daikon a bastoncini, ma anche dei semplici rapanelli tagliati in 4 o delle rape bianche a tocchetti e poi una cipolla (o porri, scalogno, cipollotto).
Preparate tutto in piccoli pezzi, sia dentro il wok, sia a parte da aggiungere dopo.
Portate a bollore l’acqua e unite nel wok sopra al fornelletto, acceso al centro del tavolo.
Riportate a bollore e poi intingete tutto quello che volete, o quello che avete.
Ieri sera avevamo delle cosce di pollo bollite (con cui avevamo fatto il brodo) fatte rosolare poi piano perché diventassero croccanti in padella (prima bollite e poi rosolate come si usa in cucina orientale). Della frittata a striscioline. Della salsa di soia per accompagnare. Degli spaghetti di grano saraceno da mettere a bollire ogni tanto. E dentro anche dei peperoncini freschi, dello zenzero, del porro.
Mano a mano abbiamo aggiunto piccoli pezzi di carne, intingendoli e mangiandoli accompagnati dalle verdure che bollivano già dentro. Gli spaghettini. Altre verdure e tutto ciò che ci veniva in mente già in casa.
Le fondute cinesi sono belle per questo, sia che le progettiate, sia che le prepariate con tutto quello che avete in casa, comunque saranno buonissime.